“Se non ci opponiamo ai dittatori, continueranno ad arrivare”.
Non si abbassa il livello di scontro tra gli Stati Uniti e la Russia, ormai su fronti nettamente opposti. Il presidente americano, Joe Biden, è infatti tornato ad attaccare l’omologo russo, Vladimir Putin, inserendolo nella lista dei “dittatori” e ribadendo: “La Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina”.
Biden ha parlato in occasione di una visita, in Alabama, alla fabbrica dei missili anti-tank Javelin forniti a Kiev per difendersi dall’invasione russa. Il presidente americano ha spiegato che sono “oltre 5.500” i missili inviati a Kiev. Poi ha accusato: “Le forze russe hanno commesso molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese”.
Colloqui tra Macron e Putin, e tra Putin e Lukashenko
In Europa, intanto, proseguono i tentativi di mediazione. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato per due al telefono con lo stesso Putin, che ha ribadito che il Cremlino è “aperto al dialogo” con Kiev che, invece, secondo il Cremlino non sarebbe pronta a sedersi al tavolo delle trattative.
Sempre Putin, poi, ha parlato al telefono con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, suo “alleato”: “Hanno discusso telefonicamente della situazione nel contesto dell’operazione militare speciale in corso per proteggere il Donbass”, come si legge in una nota del Cremlino, riportata dall’agenzia Ria Novosti.
La battaglia che infuria nel sud-est dell’Ucraina
Il tutto mentre non c’è tregua sul campo. Al contrario, secondo le testimonianze del battaglione Azov, le truppe russe avrebbero fatto partire l’assalto finale al territorio dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. In serata sono suonate le sirene d’allarme in tutto il Paese e i missili russi hanno colpito molte città arrivando fino a Leopoli.
Proprio qui si starebbe concentrando l’offensiva delle ultime ore delle forze di Mosca. Ma a preoccupare è anche il fronte ovest, in particolare con il rischio di un assalto dalla Transinistria, la regione russofona della Moldavia. Secondo quanto dichiarato al Wall Street Journal dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “l’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea”.