Gianni Mina, il giornalista scomparso lunedì 27 marzo all’ospedale Villa del Rosario di Roma dopo una breve malattia, avrebbe compiuto 85 anni il 17 maggio, come ha annunciato la sua famiglia sui social media.
Nato a Torino da una famiglia di origini siciliane (nonni paterni di Palermo, nonni materni di Lipari), Mina ha vissuto gran parte della sua vita a Roma, sua città d’adozione. Grande tifoso del Torino, la sua carriera giornalistica, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, è stata caratterizzata da servizi, interviste e libri sui personaggi più esclusivi del mondo.
Celebri, in questo senso, le parole pronunciate da Massimo Troisi nel 1992, ospite del programma Alta classe su Rai Uno condotto da Mina. “Lo invidio per la sua agenda telefonica”, disse l’attore napoletano.
Gianni Mina si è sposato due volte e ha avuto tre figlie, Marianna, Paola e Francesca. La maggiore, Mariana Mina, 48 anni, è nata dal matrimonio con Georgina Garcia Menocal. Le altre due figlie, Francesca e Paola, hanno rispettivamente 25 e 23 anni e sono nate dal matrimonio con Loredana Macchietti, una regista che non solo ha prodotto Cuba nell’era di Obama ma ha anche realizzato un film sulla vita del marito. L’ultimo progetto di Mina con l’amata Loredana è stato il documentario autobiografico Una vita da giornalista, che ha aperto il Festival di Bari lo scorso anno.
Il 17 maggio scorso, in occasione del suo compleanno, Mina ha ringraziato la moglie nonostante gli acciacchi dell’età: “Sono 84 anni di vita e di lavoro appassionato. Grazie a Loredana, riesco ancora a fare poco o tanto. Sono grato a lei e alla sua stima. Saremo sempre all’erta!”.
Il 18 dicembre 2022, in occasione della vittoria dell’Argentina ai Mondiali in Qatar, Mina ha scritto uno dei suoi ultimi commenti sui social media: “Nel mondo sbagliato, nel mondo sbagliato, il risultato giusto”, postando una foto della maglia della nazionale albiceleste, regalata da Diego Armando Maradona, suo grande amico.
“Non era mai solo ed era circondato dall’amore della sua famiglia e degli amici più cari. Un ringraziamento speciale al professor Fioranelli e al personale della clinica Villa del Rosario che ci hanno permesso di salutarlo in pace”, si legge in un breve messaggio pubblicato alle 21.36.