Questo pittoresco canale, uno dei luoghi simbolo di Parigi, fu costruito nel 1825 per ordine di Napoleone Bonaparte per rifornire la città di acqua potabile. Tuttavia, da allora, la sua importanza ha subito un drastico cambiamento.

Essendo diventato una popolare meta di passeggiate sia per i residenti che per i turisti, il canale ha acquisito un particolare valore culturale. Tuttavia, di tanto in tanto, necessita di interventi di pulizia e manutenzione centralizzati.

Così, all’inizio del 2016, le autorità parigine hanno avviato un’operazione di pulizia su larga scala: in tre mesi è stato necessario drenare completamente 90.000 metri cubi d’acqua, liberare il fondo del canale dai rifiuti ed effettuare la manutenzione.

La procedura non è nuova: nel 2001, un’operazione simile aveva portato a ritrovamenti inaspettati: sul fondo non c’erano solo 40 tonnellate di rifiuti, ma anche oggetti di valore storico, tra cui proiettili della Prima Guerra Mondiale, vasche da bagno, biciclette e molto altro. Nel 2016, quando il canale fu nuovamente ripulito, molti parigini e visitatori della capitale seguirono l’evento con interesse. Molti speravano di vedere ritrovamenti favolosi o persino di ritrovare oggetti personali perduti da tempo.

Prima di prosciugare il canale, gli specialisti eseguirono un’operazione per salvare gli esseri viventi: ai pescatori furono concessi tre giorni di tempo per ricollocare tutti i pesci.

Come in precedenza, furono rinvenute circa 40 tonnellate di rifiuti, tra cui manufatti inaspettati, tra cui scooter, automobili, biciclette Vélib’ e un telefono cellulare rosso e rosa, presumibilmente uno dei primi smartphone.

Trovarono anche numerose bottiglie di vetro, barattoli e altri resti della vivace vita cittadina.

Ognuno di questi oggetti non è solo spazzatura, ma una capsula del tempo con una storia unica.

Quest’operazione ha dimostrato che il fondo di Saint-Martin non è solo una zona tecnica, ma una sorta di archivio che nasconde pezzi di storia parigina.

Ecco perché tali eventi sono essenziali non solo per mantenere la pulizia, ma anche per preservare il patrimonio culturale. La bonifica viene effettuata circa una volta ogni dieci anni e ogni volta diventa una vera avventura. Cosa troveranno la prossima volta è un mistero.