Sono passati venticinque anni da quel drammatico giorno in cui Delilah Di Lazzaro subì una lesione spinale irreversibile dopo un incidente motociclistico per le strade di Roma. Da quel momento in poi, è iniziato un vero e proprio test per l’attrice, che continua fino ad oggi, ma che, grazie alle cure dei medici americani, è ora più tollerabile.

L’ospite di Mara Venier nel salotto di Domenici In Delila Di Lazzaro ha parlato dei drammatici anni trascorsi a letto, attanagliata da dolori che non le hanno dato pace per un minuto: “Ho rotto il raso, il problema della cervice. Rimasi a letto per undici anni, senza mai alzarmi, mai. Nemmeno per lavarmi la faccia”. Al momento di stabilire i fatti, il dolore cronico non era riconosciuto come una malattia e l’attrice doveva volare negli Stati Uniti per ricevere cure adeguate: “È stato un incubo, perché allora i medici non mi credevano, a quel tempo non si parlava di dolore cronico. Dovevo andare in Arizona e loro erano stupiti che non ne hanno parlato in Italia”.

Di Lazzaro a cuore aperto “Abusi, amori e mio figlio”

L’incidente causato da un buco nell’asfalto delle Capitol Roads non fu l’unico dramma vissuto dall’artista, che fu vittima di un terribile incidente aereo anni prima di Roma e vide morire il figlio, nel 1991, anche a causa di un incidente. Nel 2020, le sue richieste di una pensione di invalidità, che le è stata negata dall’INPS, hanno suscitato molte discussioni. Story Italiana, il traduttore di “Oh, Serafina!” e “Tre persone da rompere” ha dichiarato di aver speso quasi 750 mila euro, nel corso degli anni, in cure mediche e specialistiche e di aver esaurito tutti i suoi risparmi.

Oggi continua a lottare e non tende al dolore, ma è ancora lì. “Sfortunatamente, questa non è la fine. Vorrei avere pietà per le persone, sono bellicoso, forte, voglio aiutare migliaia di persone che lottano con il dolore cronico. Con le mie forze, vorrei continuare questo problema”, ha detto a Mare Venière su un problema che oggi colpisce milioni di persone in tutto il mondo. È impossibile dimenticarlo, soprattutto se ogni giorno il corpo ricorda il suo stato di sofferenza. Ma Di Lazzaro, che festeggerà il suo 70esimo compleanno il 29 gennaio, sta lottando e diventando un portavoce del problema.